Intervista alla pittrice Gina Pignatelli, in mostra a Milano
La pittura come uno stato d’animo, oltre la rappresentazione. Come e quando è nata la sua passione per la pittura?
Fin dall’adolescenza ho avuto una particolare predisposizione verso lo studio e la sperimentazione della forma e del colore nella pittura. “Schizzavo” figure femminili e per diletto, disegnavo abiti. Conservo con affetto quei primi disegni che testimoniano la passione per il “gesto” artistico e creativo.
Successivamente ho usato il colore e ho coltivato la mia ricerca artistica come un hobby, a partire dal 2000 dopo aver seguito un corso di pittura e di tecniche rinascimentali è diventato qualcosa di più profondo, una ricerca interiore che, attraverso l’arte, si esprime. E’ stato un percorso lungo e complesso nel quale ho sperimentato varie tecniche dal disegno anatomico, al pastello, all’acquerello, alla terracotta. Oggi utilizzo molto i colori ad olio e i “dialoghi” tra luce, colore e movimento sono la mia attuale ricerca.
Cosa l’ha spinta a mostrare e condividere con gli altri il suo universo interiore?
La pittura per me è uno stato d’animo che va al di là della semplice rappresentazione. Quando mi appresto a dipingere mi estraneo da tutto ciò che mi circonda e non so mai quando inizio come sarà la “creatura” che nascerà. L’arte è eternamente libera, l’arte e la cultura rendono gli esseri umani liberi e questo processo di individualizzazione e di liberazione va condiviso.
Quanto incide la sensibilità cromatica nella sua ricerca artistica? Quali colori preferisce e perché? Quali invece non utilizza nella sua tavolozza?
Il colore è movimento e il movimento del colore è una vibrazione che tocca le corde dell’interiorità. Sentire ogni colore per me è fondamentale. Il colore che preferisco è il bianco, che in fondo li racchiude tutti. Per me il bianco è il silenzio, è ciò che è prima della nascita, è un momento in cui il tempo è sospeso, è luce. Utilizzo tutti i colori con forza e amore solo il nero all’inizio mi dava un po’ di difficoltà. Imparando ad integrare “l’ombra” dentro di me mi è stato facile tuffarmi dentro il mistero che rappresenta.
Il 3 Maggio prossimo sarà inaugurata “miAnima”, titolo della Sua personale nello Spazio Museale Sabrina Falzone a Milano. Per l’occasione esporrà delle opere inedite? Quali sono e cosa rappresentano?
L’idea è nata mentre realizzavo uno dei pezzi inediti “Vaso Alchemico”. Sentivo profondamente che l’anima di ciascun essere umano, nel momento in cui viene riconosciuta e coltivata, diviene un “luogo” di trasmutazione. Il percorso della mostra è questo, un dialogo con la parte più sottile di noi, la parte più vera, più autentica. Accanto ad ogni opera ho accostato alcuni scritti di C.G. Jung tratti dal “Libro Rosso” che danno più profondità e voce ad un’intimità così delicata.
Quali sono le tematiche che indaga con la pittura?
Tutto nasce da una necessità interiore, da un’efficace contatto con l’anima. Le tematiche vanno dal sociale allo spirituale. Ho trattato il tema della terra intesa come madre, della devastazione e dei soprusi perpetrati dall’uomo, soprattutto negli ultimi decenni, a discapito del nostro pianeta. La tematica dei valori veri e della forza sociale rigeneratrice dell’arte attraverso le opere come “Spore” o “Antico Futuro”. Mi interessa la pittura solo perché è un aspetto dell’arte e mi interessa l’arte solo perché è un’ espressione dello spirito.
Come definirebbe il suo stile?
Quando ho abbandonato il figurativo per l’astrazione è stato un momento importante. Il colore ha acquisito dignità al di là della forma. La forma ha un suo fascino un suo carattere ma quando è stato il colore a definire l’immagine, la magia è entrata nei miei lavori. Il mio stile lo definirei “Astrattismo onirico” ricordando Kandinsky che considero un gigante della pittura.
Ci racconti delle sue esposizioni ed esperienze passate nell’ambito artistico.
Ho partecipato a varie collettive in tutta Italia e all’estero, ho inaugurato a Bari le mie personali “Spore” presso la “Galleria Nuova Vernice” e “Gea-Terra Madre” presso la sala del colonnato della Provincia di Bari. Interessante la partecipazione alla manifestazione “Women in…Art” presso l’Auditorium Vallisa a Bari insieme ad artiste pugliesi, bulgare, croate ed etiopi. Nel 2009 ho frequentato un corso di formazione sulla “Semiologia dell’Espressione” tenuto da Arno Stern a Mendrisio(Svizzera). Ho esposto alcune opere alla Fiera Expolevante a Bari nell’ambito del settore ExpoArte. Nel 2011 sono stata presente al 55° Salone Internazionale d’Arte Contemporanea della “Société des Beaux-Arts de Beziérs” a Beziérs e alla settima edizione della Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea di Parigi Art Shopping, Palazzo del Louvre, Carrousel du Louvre. Queste sono solo alcune mie esperienze riportate anche sul mio sito www.ginapignatelli.com assieme alle foto della mia produzione artistica.
Ci parli dei suoi progetti futuri e del suo sogno nel cassetto.
Questa personale è per me un importante momento. E’ già un sogno che si realizza! Intanto qualcosa sta già preparandosi a “nascere” ho in mente 4 nuovi pezzi che sono un percorso al femminile. Quattro diverse esperienze della bellezza interiore. Il sogno nel cassetto….oltre ad esporre nella mia terra d’origine il Salento, una personale a Berlino o Londra per continuare attraverso il colore ad interrogarmi sul senso ultimo della vita e contemporaneamente a celebrare attraverso la pittura l’amore per il mito e il pensiero.
Ringraziamo Gina Pignatelli per la cortese disponibilità.
miAnima
Personale di Gina Pignatelli
Dal 3 al 29 maggio 2012
Spazio Museale Sabrina Falzone
via G.Pallavicino 29, Milano
Inaugurazione Giovedì 3 Maggio ore 18
Orari: mart-ven h.16-19 / sab h.10-12
Ingresso libero
Fonte articolo: ArgoraMagazine.it